Alaska, the newsletter 080. femmine care e cari Patron, mi sono seduta un bel po' a cercare di scrivere qualcosa su Carola Rackete, ma non ci sono riuscita. Lampedusa, con quel molo, quelle luci di barche nel buio, quelle porticine di Guardia di Finanza, è troppo vicina per me, troppo familiare e struggente il momento in cui uno dei naufraghi a bordo, finalmente libero di scendere, si ferma sulla passerella di Sea Watch 3, prima a guardare indietro e salutare chi l'ha salvato, e poi a guardare un momento avanti, a terra, verso quello che lo aspetta. E poi ad aspettare quella nave c'erano le mie amiche di Sea Watch, e le mie amiche e colleghe eccezionali che ne hanno poi scritto sui giornali nazionali e internazionali (tutte femmine sì - Federica, Giorgia, Annalisa, Marta e così via), e ho passato una gran parte di queste ore con le lacrime agli occhi. Non si scrive bene con le lacrime agli occhi.
Femmine
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Alaska, the newsletter 080. femmine care e cari Patron, mi sono seduta un bel po' a cercare di scrivere qualcosa su Carola Rackete, ma non ci sono riuscita. Lampedusa, con quel molo, quelle luci di barche nel buio, quelle porticine di Guardia di Finanza, è troppo vicina per me, troppo familiare e struggente il momento in cui uno dei naufraghi a bordo, finalmente libero di scendere, si ferma sulla passerella di Sea Watch 3, prima a guardare indietro e salutare chi l'ha salvato, e poi a guardare un momento avanti, a terra, verso quello che lo aspetta. E poi ad aspettare quella nave c'erano le mie amiche di Sea Watch, e le mie amiche e colleghe eccezionali che ne hanno poi scritto sui giornali nazionali e internazionali (tutte femmine sì - Federica, Giorgia, Annalisa, Marta e così via), e ho passato una gran parte di queste ore con le lacrime agli occhi. Non si scrive bene con le lacrime agli occhi.