Un po' d'amore
Alaska, the newsletter
113. un po' d'amore
Care e cari Patron,
scrivere si fa sempre più difficile. Le cattive notizie si fanno inevitabilmente più vicine a ciascuno di noi e a coloro a cui vogliamo bene, e sarà così per un po' prima che le cose possano migliorare. Oggi, come sempre dopo l'anteprima della domenica per i miei sostenitori su Patreon, vi mando tre cose che mi hanno fatto pensare, sperare, o mi sono sembrate piene di un affetto onesto, essenziale.
L'artista egiziano Ganzeer, che seppur giovane ha conosciuto la rivoluzione, la repressione e l'esilio, è abituato a creare mondi distopici, e nella sua newsletter inviata questa settimana dagli Stati Uniti ha raccontato estesamente come immagina il mondo dopo questa emergenza - un misto di idee e speculazioni sulle quali vale la pena riflettere.
Intanto, Carlotta Caciagli su Jacobin scrive di quanto la nostra quarantena stia illuminando anche la tragica perdita di spazio pubblico a cui ci aveva condotto il nostro stile di vita.
Infine, chiuso in casa nell'ora azzurra prima del buio, Michael Stipe dei REM ha registrato una base elettronica, ci ha cantato sopra riprendendosi col telefono, e ha postato questa versione grezza e delicata di una nuova canzone scritta con Aaron Dessner dei The National, che sembra parlare a ciascuno di noi con un profondo senso di amicizia.
Grazie a tutti, un grande abbraccio e abbiate cura di voi.
Marina