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La lezione di Elizabeth Warren

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La lezione di Elizabeth Warren

Marina Petrillo
Mar 12, 2020
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110. La lezione di Elizabeth Warren

Care e cari,
come state? Io approfitto dell'innaturale silenzio e della socialità interrotta per completare il lavoro sul libro, ma ogni giorno che passa ci allontana fisicamente fra noi, congela i progetti e fa sì che il Coronavirus domini media e conversazioni. Ma il mondo non si è affatto fermato, di cose importanti ne accadono, e forse una delle lezioni di questo virus è che dobbiamo davvero rimboccarci le maniche per organizzare le nostre società in modo diverso, a cominciare dalle sfide ambientali, da un più parco e inclusivo utilizzo delle risorse, e dalla fine del patriarcato, le cui ultime zampate agonizzanti vediamo di nuovo in questi giorni, nella discussione sull'"eleggibilità" di Elizabeth Warren come avversaria di Trump alla presidenza - un "bias" che come ormai dimostrato da dati e ricerche, puntualmente è una profezia che si autoavvera, in un mondo interamente progettato a misura di maschio.

Elizabeth Warren si è ritirata la settimana scorsa dalla corsa per la candidatura democratica, e all'improvviso è su tutta la stampa americana, che fin qui, pur riconoscendo in lei "la più qualificata" dei candidati in corsa e quella col programma più dettagliato, non le aveva concesso nemmeno un terzo della copertura riservata ai due anziani uomini bianchi, Joe Biden e Bernie Sanders, che ora si contenderanno la candidatura in una gara tale e quale quelle mille volte già viste. Nemmeno i loro sostenitori si sono trattenuti da attacchi sessisti contro la Warren.

La Warren si dice convinta che manca poco ad eleggere un presidente donna. Intanto non ha offerto il suo endorsement a nessuno dei candidati e si spera che qualcuno le offra un ruolo importante nella futura Casa Bianca. Dopo la straordinaria vittoria di tante giovani donne al Congresso nelle elezioni di metà mandato, la lenta sparizione delle candidate dalla corsa per la candidatura democratica è per molte donne una sconfitta rivelatrice. In questo numero, quindi, alcuni scritti di giornaliste e attiviste donne, per raccontarvi che discussione ha creato il ritiro di Warren.

Qui un'eccezionale Zoe Fenton su The Week.
Qui Ella Nilsen and Li Zhou su Vox.
Qui Elie Mystal su The Nation.
Qui l'intervista con la Warren di Rachel Maddow subito dopo il ritiro.
E infine, un'arrabbiatissima Aruna D'Souza su Facebook: "Livellate il campo di gioco, bastardi, e vediamo chi vince. E se non lo fate, lo appiattirò io con un bulldozer".

Grazie a tutti, abbiate cura di voi e dei vostri cari e in questi giorni guardiamoci intorno per capire dove possiamo dare una mano, e ci sentiamo la settimana prossima.
Marina

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