Alaska newsletter 106
Alaska, the newsletter
106. Lina della rivoluzione
care e cari Patron,
la newsletter (come sempre in anteprima per voi) di questa settimana piena di avvenimenti dolorosi e surreali come l'addio dei parlamentari britannici all'Europa o la psicosi anticinese sul coronavirus, la voglio dedicare a Lina Ben Mhenni.
Lunedì mattina appena sveglia ho visto un messaggio di una grande attivista araba che diceva soltanto "Lina no, non ci credo". E da quel momento la cosa che tutti abbiamo pensato è che fosse impossibile - ad essere morta non poteva essere la minuscola, gigantesca Lina Ben Mhenni, il coraggio impersonificato - la vera voce della Tunisia, che ha dedicato tutta se stessa a rafforzare e far conoscere le voci degli altri, le voci della rivoluzione, diventando un punto di riferimento per tutti i suoi compagni. Cyberdissidente, blogger, giornalista, femminista, se n'è andata a 36 anni, per le conseguenze di una malattia autoimmune che la affaticava da sempre, dopo aver costruito più di ciò che chiunque di noi potrà costruire in una vita intera. Era molto conosciuta in Italia, ma se non l'avete mai conosciuta, ascoltata, incontrata, oggi vi propongo tre ricordi di lei - quello di Jillian C. York per la Electronic Frontier Foundation, quello di Leila El Houssi, e il profilo che le ha dedicato il New York Times, L'illustrazione in copertina dedicata a Lina è di Gianluca Costantini.
Grazie a tutti, un grande abbraccio e ci sentiamo la settimana prossima.
Marina