Alaska newsletter 004
Alaska, the newsletter
o4. the quirky Xmas edition
Eccoci qui! Buoni preparativi di Natale a tutti voi, e benvenuti ai nuovi Patron che si sono aggiunti questa settimana, grazie per aver deciso di partecipare alla mia campagna di crowdfunding su Patreon, grazie a voi abbiamo superato il 45% dell'obbiettivo :)
Come sapete, per ora la newsletter è soltanto per voi, e siamo arrivati al quarto numero. Le tre cose di questa settimana sono tre cose che volevo lasciarvi sotto l'albero - nessuna delle quali, per stavolta, c'entra con i dolori del mondo, o almeno ci ho voluto provare.
The quirky Xmas edition
La prima è una cosa di cui sono molto gelosa, una scoperta che ho fatto qualche anno fa. E che regalo sarebbe se non condividessi una cosa di cui sono gelosa? :)
Seguivo una certa blogger americana, che un giorno, en passant, ha citato l'anziana madre, annunciando che questa aveva aperto a sua volta un blog, intitolato The tent soloist. Incuriosita, sono andata a vedere di cosa si trattava, e da quel momento non l'ho più lasciata, anche se ci vuole molta pazienza per attendere che posti. A volte fa serie di post regolari per qualche settimana, e poi sparisce per mesi. Sì, perché vedete, Liz La Farge ha compiuto da poco 81 anni. Nella vita ha sofferto molto, e ha tirato su tre figlie praticamente da sola, ha sempre lavorato come psicanalista, anche se da molti anni è in pensione; vive da sola, e da qualche anno ha deciso di girare gli stati centrali americani a cicli regolari, da sola, in campeggio. Prima con una tenda (che ha dato il nome al blog), e adesso con una piccola roulotte a rimorchio. Scrive meravigliosamente (in inglese) e nei suoi racconti c'è un universo: il viaggio in sé, con le sue fatiche e le sue grandi ricompense; la bellezza delle foreste e dei deserti americani; le sfide dell'età, della solitudine e dei ricordi; le nuove amicizie fatte sulla strada. E fra un viaggio e l'altro, le riflessioni sulla casa, sulla famiglia, sul passato, sulla salute, sull'amore.
***
La seconda cosa è l'articolo che più mi ha stupito e incuriosito di tutto il 2017. Con tutto quello che accade nel mondo, e con tutti i bellissimi reportage usciti in questi mesi, sembra un'impresa folle anche solo provare a decidere cosa fosse, e ne ho avuto la dimostrazione in questi giorni di classifiche di fine anno. Eppure, forse proprio perché completamente fuori dalla stretta attualità, e in qualche misura folle, non me lo sono mai dimenticato da quando l'ho letto per la prima volta lo scorso marzo. È la dettagliata descrizione dell'Operazione London Bridge - cioè cosa prevede il cerimoniale britannico dal momento della morte della regina Elisabetta II e per tutti i giorni successivi, nei minimi dettagli. Un piano che si suppone dovesse essere segreto, e che qui è stato reso come un romanzo distopico. Particolarmente adatto da leggere per chi sta guardando la seconda stagione di The Crown. Con molti auguri di lunga vita alla regina.
***
Come terza cosa ho scelto le fotografie scattate più o meno accidentalmente da un orangutan che in una foresta protetta del Borneo si è impossessato della macchina fotografica di Ian Wood. Prima di rompere lo schermo e restituirla al proprietario, ha scattato qualche selfie, e alcune fotografie bellissime - un promemoria del mondo che dobbiamo proteggere.
Grazie a tutti, un augurio affettuoso di buone feste, e alla settimana prossima!
Marina
La fotografia di questa settimana è "Galleria", dicembre 2017