Stonewall 1969
Alaska, the newsletter
077. Stonewall 1969
ciao a tutte e tutti.
qualche numero fa vi raccontavo, fra diversi anniversari, quello imminente delle rivolte di Stonewall. E ormai ci siamo: l'ultima settimana di giugno renderà molto speciali i festeggiamenti dell'orgoglio LGBT, soprattutto a New York ma non solo. Ricorrono infatti 50 anni dalle rivolte - che videro un'intera settimana di scontri con la polizia di New York - scoppiate dopo un raid allo Stonewall Inn. Una ribellione che dai bar gay delle città americane avrebbe scatenato una svolta sociale e simbolica. Una storia di emancipazione che in realtà stava solo cominciando, perché l'epidemia di Aids avrebbe prolungato sofferenze e discriminazioni fino alla fine degli anni Ottanta. Così il numero di oggi è dedicato a tre modi di celebrare e ricordare le storie eroiche di Stonewall, di New York, e di San Francisco.
Fra i podcasts che ascolto ogni giorno ho trovato una cosa meravigliosa: StoryCorps di NPR sta raccogliendo testimonianze di ascoltatori omosessuali della radio pubblica americana che hanno vissuto sulla loro pelle attacchi e discriminazioni, e soprattutto che hanno assistito nell'arco della loro vita agli effetti di conquiste fondamentali. Per l'anniversario di Stonewall, gli ascoltatori sono invitati a lasciare messaggi vocali su un'apposita segreteria con i loro racconti. Un esempio straordinario di questa memoria collettiva si può sentire già nella puntata intitolata "By the power vested in me".
La storia delle rivolte di Stonewall è patrimonio dell'intera città di New York. Lo testimonia anche la scelta del questore della città di offrire finalmente, dopo 50 anni di indecisioni, le scuse formali della polizia di New York per il suo comportamento nei giorni delle rivolte. Come sottolineano tante associazioni per i diritti civili, gli abusi della polizia proseguono ancora oggi.
E infine, a San Francisco, la favola eroica di Barbary Lane, scritta da Amistead Maupin, ha fatto molto per raffigurare la vita di gay, lesbiche e trans. Oggi, una versione del suo Tales of the City, aggiornata alla San Francisco della gentrificazione, degli homeless e delle demolizioni, diventa una miniserie tv tenera e bella, che con molta leggerezza ricorda alcuni dei momenti più drammatici della vita LGBT della città.
(in copertina, foto di Grey Villet)
Grazie a tutti, un grande abbraccio e ci sentiamo la settimana prossima!
Marina