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Marina Petrillo
Mar 20, 2019
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066. Fox

cari tutti,
per questo numero della newsletter ci vorrà di nuovo un po' di dizionario, ma penso che ne valga la pena: negli Stati Uniti non si mette mai in dubbio un principio inalienabile, la tutela della libertà di espressione garantita dal Primo Emendamento, che non ha paragoni in nessuna legislazione europea. Il principio americano è così fermo e ampio da garantire anche predicatori estremisti e canali televisivi molto potenti e non proprio etici, come Fox News. Ora, questo non è stato considerato un problema drammatico almeno finché tra Fox News e l'amministrazione Trump non è sembrata crearsi una tale saldatura (libri paga compresi) sui temi cari al sovranismo e sulla disseminazione di notizie false, da richiedere in qualche modo una disobbedienza civile, e il rifiuto di trattare Fox News come un canale televisivo come tutti gli altri. La faccenda non è affatto semplice da sbrogliare - la stessa Fox News non è un unico monolite - ma ecco tre cose da leggere, che dovrebbero farci riflettere anche sulle connivenze e complicità di casa nostra e il ruolo della tv nel discorso pubblico.

Tutto comincia con la grossa inchiesta di Jane Mayer, che sul numero di questa settimana del New Yorker (a proposito di buon giornalismo) ricostruisce com'è nata "la Casa Bianca di Fox News" - una sovrapposizione costruita lentamente nel tempo, ma sempre più stretta, di interessi politici e libri paga.

Poi succede che il Partito Democratico americano annuncia che (per le ragioni raccontate da Jane Mayer) stavolta escluderà Fox News dai canali scelti per i confronti tv fra i candidati alle sue primarie. Una decisione criticatissima - ma condivisa invece da Margaret Sullivan, ex public editor del New York Times e ora al Washington Post, che scrive un editoriale di fuoco sul fatto che "è ora di smettere di chiamare quelli di Fox News 'colleghi'".

E infine, in Italia l'editoriale di Sullivan è stato ripreso da Luca Sofri, in un bel post sul suo blog, intitolato "Colleghi che sbagliano".

Grazie a tutti, vi ricordo che né la newsletter né il podcast, né tantomeno il libro che sto scrivendo, sarebbero possibili senza il sostegno dei miei Patron - se volete unirvi a loro potete farlo qui - grazie mille, un grande abbraccio e ci sentiamo la settimana prossima!
Marina

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