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Marina Petrillo
Feb 6, 2019
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Alaska, the newsletter
061. spiagge

care e cari,

il rumore costante delle distrazioni di massa e delle brutte notizie mi rende più difficile che mai trovare storie di cui innamorarmi, e quindi da condividere con voi, eppure in un modo o nell'altro continua a succedere. È il caso del progetto della regista Ing Kanjanavanit, il cinema Oasis di Bangkok, che si è specializzato nella proiezione di film censurati (a partire dai suoi, che ll regime tailandese non ha mai amato). Lo racconta in una bella intervista la testata tedesca Freunde Von Freunden. Luogo collettivo, un po' cineteca non profit un po' centro sociale, curiosità architettonica e hub di discussione sul colonialismo culturale e la propaganda, Oasis è un'isola di resistenza e creatività. Ing viene da una carriera come giornalista investigativa e autrice di bestseller, che ha abbandonato nel 1998 quando il movimento ambientalista di cui faceva parte ha perso la sua battaglia per fermare il "restyling" della Maya Bay, sull'isola Phi Phi Leh, da parte della produzione hollywoodiana del film The Beach diretto da Danny Boyle. Per Ing, quello fu il momento in cui verità e menzogna cominciarono a scambiarsi e il lavoro dei giornalisti investigativi a venire screditato a favore della propaganda di regime.

E se volete sapere com'è andata a finire a Maya Bay, non soltanto la promessa di "rimettere a posto" la leggendaria spiaggia non è stata mantenuta, ma nella scorsa primavera la Thailandia ha annunciato di trovarsi costretta a chiuderla ai turisti che da vent'anni la invadono sulla scia del successo del film, con la promessa di riaprirla in autunno; a ottobre, invece, l'annuncio che la spiaggia dovrà restare chiusa a tempo indeterminato, per permettere alla barriera corallina di riprendersi dai gravi danni subiti.

Intanto, Danny Boyle ha ancora in mente le spiagge: quest'inverno, infatti, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, ha lanciato per il Giorno dell'Armistizio in Inghilterra l'iniziativa Pages of the Sea, un momento di ringraziamento per i caduti britannici della guerra in cui la popolazione è stata invitata a convenire su questa lista di spiagge.

Grazie a tutti, vi ricordo che la newsletter, il podcast e il libro che sto scrivendo non sarebbero possibili senza il sostegno dei miei Patron - se volete unirvi a loro potete farlo qui - grazie mille, un grande abbraccio e ci sentiamo la settimana prossima!
Marina

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