Alaska newsletter 056
Alaska, the newsletter
056. la nostra voce
care e cari tutti,
questa newsletter di fine anno è un saluto e un augurio, una piccola lettera senza notizie vere e proprie, ma con una speranza che spero vi accompagni nell'anno nuovo.
Abbiamo condiviso un anno strano, inquieto per tutti. Molte cose per me sono come una continua trasmissione - piccole voci, grandi voci, la mia voce, in mezzo a molto rumore che sembra diventare sempre più forte La musica, la radio, la politica, la voce di chi difende chi voce non ha. E il 2018 è stato, anche grazie al vostro sostegno, l'anno in cui ho ritrovato la mia voce - quella scritta, quella parlata, e quella che nella mia vita privata mi corrisponde di più. Imperfetta ma vera, e con una potenza che non mi aspettavo. Ritrovarla mi è costato - non arrivo qui senza aver perduto alcune cose che ho amato immensamente. In un certo senso, è una voce diversa da quella che avevo prima, ma la cosa importante è che la userò.
Per una strana coincidenza, ho cominciato la vigilia di Natale tenendomi per mano con alcuni sconosciuti nella preghiera interreligiosa per i senza dimora alla Stazione Centrale di Milano, pronunciando le parole del Padre Nostro che so a memoria anche se sono atea, e l'ho conclusa con le stesse esatte parole recitate da Bruce Springsteen nello speciale tv del suo spettacolo a Broadway - un Padre Nostro tutto strano, inestricabile dal padre biologico di cui parla per quasi tutto il concerto. Due Padre Nostro in un giorno solo, entrambi recitati per dire come ci si rialza dal fango. Che siano canzoni o comizi, poesie o romanzi, preghiere o consolazioni, in un momento come questo la voce di ognuno di noi è forte e necessaria. Il mio augurio per il 2019 è che useremo la nostra voce con costanza e con pazienza, consapevoli del suo potere, del suo calore, della sua capacità di trasformazione - facendo caso alla voce con cui parliamo con i piccoli, alzandola contro i prepotenti e abbassandola quando non ce n'è bisogno - senza stancarci, senza pretendere risultati immediati, senza rinunciare.
Non vedo l'ora di sentire la vostra voce, buon anno a tutti voi.
Marina