scrivendo disegnando
Alaska, the newsletter
032. scrivendo disegnando
cari tutti,
come state? È stata una settimana piena di cose importanti, e finalmente il podcast creato grazie al vostro sostegno ha fatto il suo esordio su iTunes e lo trovate qui :) Iscrivetevi in modo da ricevere gratuitamente tutti gli episodi man mano che escono, e lasciate la vostra recensione - perché recensioni e stellette aiutano il podcast a farsi trovare più facilmente. Intanto grazie di cuore a chi si è aggiunto alla lista dei Patron questa settimana!
Ho sempre più spesso l'impressione che siamo prigionieri di un presente che gira in tondo senza storia, sempre letterale e quindi sempre piatto, dal vocabolario tragicamente ristretto, e anche sul giornalismo (dalla memoria brevissima) non sono molto ottimista. L'arte, però, ci aiuta ancora a trovare profondità, creare connessioni impreviste, restare folgorati da un senso di sorpresa. A questo è dedicata la newsletter di oggi.
Gianluca Costantini, le cui illustrazioni ritraggono prevalentemente attivisti per i diritti umani e persone perseguitate per le loro idee, ha appena completato una tre giorni di disegno dal vivo davanti al pubblico, ispirata ad Auto da Fé di Elias Canetti, in un posto speciale: il Museo dell'Inquisizione a Palazzo Chiaramonte Steri di Palermo - luogo di detenzione e tortura fino al 1782. Qui la descrizione del progetto e tutti i modi per vedere il risultato.
Intanto Amsterdam ha (ri)scoperto di avere il più grande graffito di Ketih Haring di tutta Europa, che era rimasta coperto per 30 anni. È una bellissima storia.
Fuggire dalla guerra significa, per chi scrive, perdere la casa della propria lingua madre, e in secondo luogo tutta la propria rete di rapporti significativi con altri autori, editor e case editrici - un mondo. Da un anno a Berlino è nata una serie di laboratori, Writing On, che associano autori siriani e autori tedeschi, per aiutare chi è fuggito a ricostruirsi una rete che passa anche dalla traduzione dei testi.
Forza forza forza.
Grazie a tutti, un grande abbraccio e ci sentiamo la settimana prossima!
Marina